Giganteschi i problemi da affrontare perché la Pace regni nel mondo. Ben più complessi quelli
per capire che cosa sia la Pace. A questo punto l' uomo pratico smette di leggere:
vuole proposte concrete. Tuttavia il mondo se ne va per la sua strada: in
nessun luogo il concreto può prescindere ormai da quanto accade sull' intero
Pianeta e da quanto accadrà in un futuro anche non prossimo , come la Globalizzazione
Economico -Tecnologica, la disponibilità delle Energie, lo Sviluppo sostenibile.
Inoltre la Pace è intesa in modi contrastanti.
La Pace della Democrazia o del Capitalismo non è
quella del Cristianesimo o dell' Islam. Quale scegliere? E come scegliere se
non si sa che cos' è la Pace? Si Rileva ormai sulla terra che ogni sapere e ogni
conoscenza sono divenuti una Fede. Allora, ci troviamo nella condizione in cui
soltanto una Fede potrà dirci che cosa è la Pace. Ma, si dirà, e la Scienza? La
Scienza è Fede?! Sì. Per avere Potenza sul mondo, la Scienza ha rinunciato da
tempo ad essere Verità, nel «Senso» attribuito a questa parola dalla tradizione
filosofica.
La Scienza è divenuta
sapere ipotetico. Sa di non essere sapere assoluto (Verità, appunto) e
in questo «Senso» non è Fede ma dubbio ; tuttavia per aver Potenza sul mondo
deve aver Fede nella propria capacità di trasformarlo; ed è all' interno di
questa Fede che essa elabora, risolve o conferma i propri dubbi.
La distinzione tra «Scienza e Tecnica»
appartiene al passato, quando la Scienza credeva di conoscere la Verità, e
considerava la «Tecnica» come applicazione di essa. Certo, la Fede scientifica
è diversa dalla Fede religiosa, dalla Fede in cui anche l' arte consiste, ed è
diversa anche dalla Fede nella quale in effetti consiste la Verità a cui si
rivolge la tradizione filosofica. Diversissime la complessità, coerenza,
potenza, consapevolezza di sé delle varie fedi; ma ogni Fede è la Volontà che
il mondo abbia un certo «Senso» piuttosto che altri, o che gli si debba dare un
certo ordinamento piuttosto che altri.
Proprio
perché ha questo carattere, ogni Fede è irrimediabilmente in conflitto
con ogni altra. Vuole imporsi su ogni altra, a costo di distruggerla e afferma
che il mondo è in un certo modo, non perché appaia l' impossibilità che esso
sia altrimenti, ma perché, da ultimo vuole che esso sia in quel modo. Nell'
apparire di quella impossibilità consiste invece la Verità a cui si era rivolta
la tradizione filosofica. Ma se la Fede è questa Volontà (anzi, la Fede è la
Volontà stessa) e se tale Volontà è una molteplicità di Volontà contrapposte,
allora la radice di ogni conflitto è l' esistenza stessa della Fede.
Senza Fede non si può vivere, si
ripete. Sì, ma questo vuol dire che la vita è nelle mani del conflitto, della
guerra, della violenza. La Volontà è guidata dalla conoscenza, si ripete, anche
la Volontà di Pace. Sì, ma se oggi ogni conoscenza mostra di essere una Fede , allora volere la «Pace» facendosi guidare dalla «Fede» significa volere la «Pace» collocandosi sin dal principio nella dimensione della «Guerra». E ottenere la Pace
sulla base della Fede significa aver Fede , soltanto Fede , di averla ottenuta.
Sarà il dialogo , si ripete , a risolvere il problema della Pace. Ma il dialogo
può solo condurre a scoprire una base comune a certe sedi.
Ad esempio, Cristianesimo e Islam hanno in comune la Bibbia
e la Filosofia greca. Ma ciò che è specifico di una Fede è anche ciò in cui
essa più si riconosce ed è quindi per essa irrinunciabile. Dialogando tra loro,
eppur scoprendo quanto hanno in comune, le fedi non possono rinunciare alla
propria specificità. Rinuncerebbero a se stesse. Ma allora è inevitabile che alla
fine, soprattutto quando vogliono che non una parte del mondo, ma il mondo
intero abbia un certo «Senso» piuttosto che un altro, esse si scontrino non
solo sul piano del dialogo, ma anche su quello dell' agire effettivo dei popoli
e che prevalga la Fede più potente.
La
«Tecnica», adeguatamente intesa, è la Fede più potente. Le fedi si
combattono, ma per vincere debbono affidarsi alla Potenza maggiore oggi
esistente sulla Terra: la «Tecnica», appunto. E affidandosi alla «Tecnica» ne
riconoscono più o meno esplicitamente la primazia. Si sono mostrati alcuni
degli ostacoli a cui va incontro ogni Volontà di Pace. Ma intanto, si dirà, qualcosa
si deve pur fare per la Pace! È, questo, il discorso che sempre è stato fatto;
Non ha mai impedito , però, i massacri e la violenza che accompagnano ogni
momento della storia.
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