Per
l' Europa, la sfavorevole congiuntura
economica non è il pericolo maggiore. L' Europa è militarmente debole.
Tradizionalmente collocata nella sfera della potenza militare statunitense, è
per molti versi , cioè non solo dal punto di vista geografico, peraltro
rilevante , più vicina alla Russia che agli Stati Uniti. Quanto sarebbe stato
impossibile durante la guerra fredda, stava diventando una possibilità non
utopica anche se estremamente complessa e piena di incognite quella
collaborazione tra la ricchezza economica europea e il potenziale atomico
russo, che avrebbe potuto prefigurare una vicinanza più profonda sul piano
politico. Tale possibilità esiste tuttora. Ma dopo la guerra fredda l' Europa,
confrontandosi con la Russia, poteva mettere sul piatto della bilancia un'
economia forte, capace di aiutare la Russia in modo risolutivo. Quest' ultima
aveva (come ha tuttora) un arsenale atomico in grado di distruggere qualsiasi
nemico. Unica, insieme agli Usa, ad avere questa Potenza. Che però (a
differenza di quella americana) era alimentata da un' economia vacillante. Di
qui l' importanza dell' aiuto europeo.
Oggi,
invece, l' economia russa è in forte ripresa ed è capace di sostenere
quel potenziale atomico che separa la sorte di Stati Uniti e Russia da quella
di tutti gli altri Stati del pianeta. In un mondo sempre più pericoloso, l'
Europa tende pertanto a oscillare tra la consolidata protezione militare degli
Stati Uniti , convinti peraltro di non dover rendere conto a nessuno, nemmeno
ai loro alleati europei, delle loro decisioni di fondo , e una più stretta
collaborazione con una Russia che d' altra parte suscita molte diffidenze nei
governi dell' Unione.
Tuttavia
il discorso sull' Europa si fa estremamente più complesso di quanto già non sia
sul piano Economico-Politico, quando ci si rivolga al significato della
Potenza. La Potenza che oggi consente agli Stati di sopravvivere , e che ha il
proprio culmine nella Potenza Atomica , è dovuta alla Tecnica guidata dalla
Scienza Moderna.
La Tecnica
riesce più di ogni altra Potenza a cambiare il mondo. Giacché non pensa solo a
muovere le montagne, ma anche le anime. E, daccapo, è in virtù di essa che il Capitalismo
è la forma dominante di produzione della ricchezza. Tanto più si è capaci di
cambiare il mondo quanto più lo si sa far diventare diverso da come esso è già.
Dio è onnipotente perché è capace di creare il mondo dal nulla.
Soltanto all' interno e sul
fondamento dell' essenza del pensiero filosofico del nostro tempo la Tecnica
guidata dalla Scienza Moderna può essere il dispiegamento infinito della
massima Potenza. Per lo più, Scienza e Tecnica non si curano del fondamento
della loro Potenza. Così facendo ignorano che la Potenza massima è possibile
solo producendo dal nulla e rendendo nulla le cose. Ma ignorandolo sono
effettivamente incapaci di realizzare tale Potenza.
E ignorando che non può esistere alcun Ordinamento assoluto e divino
che stabilisca Limiti inviolabili all' agire dell' uomo, Scienza e Tecnica
limitano effettivamente il dispiegamento della Potenza massima del proprio
operare. L' Europa è il luogo dove sono apparse queste, ora richiamate, che
sono le condizioni fondamentali della massima Potenza e del suo infinito
dispiegamento: Tradizione filosofica, Scienza, Distruzione filosofica di tale
tradizione, Tecnica. Non è un caso che l' Europa abbia dominato il mondo.
Inoltre il mondo ha ereditato, con intensità e in modi diversi e per lo più
separandole una dall' altra, quelle condizioni fondamentali.
La grande Politica, ossia la
capacità di sviluppare la forma massima della Potenza, è la capacità di tenerle
autenticamente insieme. In questo senso, se la grande Politica non esiste
ancora sulla Terra, l' Europa, nonostante la sua debolezza attuale, può
tuttavia candidarsi alla realizzazione di tale Politica non meno, e forse più,
delle altre grandi forze planetarie: Stati Uniti, Russia, Cina, India. Questo
discorso non ha nulla a che vedere con una sorta di fantastica «egemonia»
planetaria dell' Europa: ha invece a che vedere col processo in cui la Volontà
di Potenza non può non volere la Potenza massima, superando ciò che la
ostacola, e quindi ogni forma di contrapposizione di natura, Religiosa,
Filosofica, Economica, Politica, Ideologica.
Per realizzare certi loro scopi,
queste e altre simili contrapposizioni (cioè ogni forza contrapposta) si servono
della forma massima della Potenza e del suo Sviluppo, e quindi, proprio perché
essa non è il loro scopo, ne limitano la consistenza. Limitano e frenano ciò
con cui esse intendono realizzare i loro scopi: impediscono la grande Politica,
si rendono incapaci di realizzarla. L' Europa, più di altri, può prendere e far
prendere coscienza del senso autentico della grande Politica; ed è questa
coscienza a liberare la Potenza dai limiti in cui è stata trattenuta lungo la
storia dell' Occidente.
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