L’idea centrale, e
nel contempo il grande «Senso» tradizionale della parola «Filosofia» mi sembra essere l’idea di sforzo verso la sintesi
totale. La «Filosofia» mi pare essere essenzialmente, ed anche, se si vuole che
la parola abbia un «Senso» proprio e preciso, esclusivamente, la «Metafisica»;
e la «Metafisica» è, secondo la definizione di Aristotele, la scienza
dell’esistente in quanto esistente; o piuttosto, andando un poco al di là, dal
pensiero di Aristotele, la Scienza delle condizioni a «priori» dell’«Esistenza»
e della «Verità», la scienza della «Ragione» e della «Razionalità» universali,
la scienza del «Pensiero» in sé medesimo e nelle «cose».
L'Empirismo è una «Filosofia»? Si, nel «Senso» che pone e non può non porre il problema della razionalità universale; ma poiché la risolve negativamente, deve essere chiamato una «Filosofia» negativa, o anche una negazione della «Filosofia».
La Morale fa parte della «Filosofia»? No, ma ne è il principale corollario, la maniera con cui dobbiamo concepire e condurre la nostra vita nella sola dipendenza dell'idea che ci facciamo dei rapporti dello «Spirito» con la «Natura», sia in generale, sia, particolarmente, in noi.
L'Empirismo è una «Filosofia»? Si, nel «Senso» che pone e non può non porre il problema della razionalità universale; ma poiché la risolve negativamente, deve essere chiamato una «Filosofia» negativa, o anche una negazione della «Filosofia».
La Morale fa parte della «Filosofia»? No, ma ne è il principale corollario, la maniera con cui dobbiamo concepire e condurre la nostra vita nella sola dipendenza dell'idea che ci facciamo dei rapporti dello «Spirito» con la «Natura», sia in generale, sia, particolarmente, in noi.
La «Filosofia» studia lo «Spirito», non solo nella misura in
cui si distingue dai suoi oggetti, ma anche nella misura in cui è un elemento
costitutivo dell’universo. Mentre la scienza ha per oggetto la realtà in quanto
materiale (è per questo che la scienza tende alle matematiche, che sono la
scienza della materia pura, o per lo meno della spazio), la «Filosofia» ha per
oggetto la realtà in quanto «Spirito». La parte più alta della «Filosofia»,
come diceva Aristotele, è una «Teologia»; il suo oggetto non è altro che lo
«Spirito assoluto», Dio.
La «Ragione»
dei Greci e' innanzitutto «Ragione» Filosofica; ossia che il pensiero
geometrico-matematico dei Greci sorge all'interno del loro pensiero filosofico:
all'interno della «Volontà» di aprire e stabilire la dimensione originariamente
evidente della «Verità», su cui fondare ogni sapere e ogni agire dell'uomo, e
appunto il rapporto della «Democrazia» con questa Suprema forma di razionalità,
in cui la Filosofia consiste. E non si tratta di un rapporto accidentale,
perché la «Politica» fa la sua comparsa, nella storia dell' Occidente, come «Volontà»
di conformare l'agire della polis, l'agire dello Stato, l'agire Comune, al «Senso»
inaudito della «Verità», portato per la prima volta alla luce dalla Filosofia.
Agire Politicamente e Eticamente
significa per i Greci agire alla luce della «Verità». L'influenza di Anassagora
su Pericle e' emblematica. La «Libertà», dice Anassagora, scaturisce dalla
Filosofia (theoria). Noi filosofiamo, dice Pericle al popolo. Sin dall' inizio
la Filosofia e' il grembo di ciò che, a partire dai Greci, chiamiamo «Politica»,
e dunque anche della grande forma di «Politica» che e' la «Democrazia». Non
solo la Filosofia di Pericle sta più in alto dell'apprezzamento della
quotidianità, del lavoro e della gente comune, ma già Eschilo e' il filosofo
che indica esplicitamente e potentemente l' essenziale dipendenza della «Democrazia»
dalla «Verità» che si mostra nel culmine della «Sapienza», ossia ciò che verrà chiamato
«Filosofia». I Greci non hanno una «Teoria Democratica», bensì una «Teoria
filosofica della Democrazia».
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