venerdì 23 maggio 2014

LA FEDE NEL «DIVENIRE» DELLE COSE


La Vera Violenza è il «Divenire»  cioè la Percezione che l' «Armonia», l' «Ordine» inalterabile e Divino in cui il mondo si inscrive, sono Violenza e che tale Violenza non tollera le differenze tra le cose e soffoca il loro «Divenire». La Filosofia Contemporanea ritiene infatti che all'inizio e alla fine del «Divenire» del Mondo non ci sia Dio, ma il «Nulla». Certo, la tradizione filosofica non può essere cancellata all'improvviso e quindi la Filosofia Contemporanea può essere anche ambigua. Ad esempio, l' ultimo Dio di Heidegger dovrebbe essere il «Nulla». 
E invece finisce col coincidere con l'«Essere», che, sì, sta sempre al di là di ogni ente , e in questo «Senso» e' il «Niente» , ma e' anche carico di mistero, e accenna, invia, si nasconde, si presenta cioè con tratti che sono riportabili al Dio della Teologia negativa, ma che non sono certamente compatibili con il «Nulla». E allora la Filosofia contemporanea ha certamente ragione a chiedere che diritto abbiamo di parlare ancora di Dio . 
Ma perché l' «Ordine» e l' «Armonia» sono violenza che non tollera le differenze tra le cose, tra le prospettive, tra gli individui? Perché, per il Pensiero Contemporaneo, cose, prospettive, individui sono veramente differenti fra loro, e quindi veramente reali, solo se si liberano da ogni «Ordine» e da ogni «Armonia». Una vera differenza e' ciò che sfugge ad ogni «Ordine e Armonia». 
E perché deve essere libera di fuggire? Perché il fuggire delle «cose» e' il loro «Divenire», e il «Divenire» e' l' Evidenza originaria che non può essere Negata (Vedi pubbl. Febbr.-Marzo 2014 Tecnica e Senso Greco della Cosa- Il Divenire). Le «cose» divengono; dunque sfuggono; dunque nessun «Ordine» o «Armonia» possono trattenerle e cancellare la loro singolarità , il loro «Divenire». Questo discorso e' fondato sulla «Fede nel Divenire delle Cose»
Ma anche questa Fede deve esser messa in questione. Il pensiero critico non può guardare tutto con i suoi occhi, allontanando il sospetto che proprio in essa si nasconda l' estrema violenza. Non può chiudersi in quest'ultimo «Ordine», in quest' ultima «Armonia», che sin dall' inizio avvolge e guida ogni «Ordine» e ogni «Armonia» dell' Europa.

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