Lungo la storia gli uomini hanno sempre più trasformato il mondo , e quello in cui oggi viviamo non solo è il più trasformato , ma si presenta anche come il più trasformabile . Viviamo ormai in un mondo «artificiale» , prodotto cioè in ogni suo aspetto dalle «arti» dell’ uomo . La parola latina «ars» (arte) corrisponde alla parola greca «téchne» (tecnica) .
La «Tecnica» sta agli inizi della nostra civiltà , ma il suo dominio è andato sempre più crescendo , ed oggi noi viviamo nel mondo della Tecnica . Ogni aspetto della nostra vita dipende ormai dal modo in cui la Tecnica ha organizzato l’ esistenza dell’ uomo sulla terra . Da tale organizzazione dipende non solo il soddisfacimento dei nostri bisogni più complessi e superflui , ma anche di quelli più elementari e insopprimibili ; non solo la ricchezza dei paesi ricchi , ma anche la povertà di quelli poveri ; non solo il mondo dei manufatti , ma anche quello della natura .
L’ alimentazione della maggior parte dei gruppi umani non è più assicurata da un rapporto
diretto dell’ uomo con la terra , ma dalla mediazione di una fitta rete di
operazioni tecniche (industriali , finanziarie , e , più in generale ,
economico - politiche) che trasformano i prodotti della terra in alimento
accessibile agli individui .
La
povertà dei paesi sottosviluppati è dovuta , per un verso , a uno
sviluppo tecnologico minimale che ha consentito migliori condizioni di vita e
quindi un incremento demografico abnorme , dall’ altro alla volontà dei paesi
ricchi di mantenere il controllo delle fonti e dello sviluppo della Tecnica e
quindi i privilegi che ne scaturiscono .
Ormai l’ intera Natura (i mari , i cieli , il sottosuolo) è considerata dalla Tecnica come il
campo del proprio Dominio . Il progetto di estendere a tutte le cose il tipo di
controllo che sinora la Tecnica esercita solo su una parte di esse , esclude in
linea di principio che la Tecnica possa trovare ostacoli nella realtà . La
dipendenza dell’ uomo contemporaneo dalla Tecnica è particolarmente evidente
nella tensione tra le due «Superpotenze».
Infatti , la tensione USA-URSS (vedi pubbl. dicembre 2013) condiziona
ormai ogni evento del nostro pianeta , perché i due protagonisti dispongono di
una capacità di produzione e distruzione che non ha alcun riscontro nella
storia , e che è dovuta al livello raggiunto dalla Tecnica nei due imperi . Non
è dunque possibile sfuggire al problema della Tecnica .
Ma , che cos’è la Tecnica? Innanzi tutto , da qualche secolo la Tecnica è l’ applicazione sempre più
estesa e coerente della «Scienza Moderna» all’ industria . Non si può quindi
evitare che il problema della Tecnica divenga il problema della Scienza . Ma a
sua volta la «Scienza Moderna» nasce da una forma di sapienza ancora più antica
, che sta alla radice della nostra civiltà e che i Greci hanno chiamato
«Filosofia» .
La domanda intorno all’ essenza della Tecnica conduce quindi inevitabilmente , attraverso la domanda sul significato della
nascita della «Scienza Moderna» , a questa terza , decisiva domanda : che cos’è
la «Filosofia?» Già da quanto precede appare come quest’ ultima domanda non
possa essere evitata , qualora ci si proponga di comprendere il «Senso» del
mondo in cui noi viviamo . La civiltà della Tecnica domina quindi ormai l’
intero pianeta . Ma al fondo dell’ anima della Tecnica sta la «Filosofia».
Si tratta cioè di rendersi conto che il modo in cui la «Filosofia» si è presentata sin dal suo inizio sta
alla base dell’ intero sviluppo della civiltà occidentale , nel «Senso» che la
«Filosofia» ha aperto lo spazio in cui sono venuti a muoversi e ad articolarsi
non solo le forme della cultura occidentale , ma anche le istituzioni sociali
in cui tali forme si incarnano , e infine il comportamento stesso delle masse e
degli individui . Arte , Religione , Matematica , indagine sulla natura ,
Morale , Educazione , Azione Politica ed Economica , Ordinamenti giuridici
vengono ad essere avvolti da questo spazio originario ; e anche il
Cristianesimo e il linguaggio attraverso il quale la civiltà dell’ occidente
esprime il mondo ; e anche gli stessi grandi conflitti della storia dell’
occidente , tra Stato e Chiesa , Borghesia e Proletariato , Capitalismo e
Comunismo , Spirito e Carne , Cultura e Forza Bruta .
Il Cristianesimo ha un rapporto diretto con le masse occidentali , che la «Filosofia» non
possiede ; ma il Cristianesimo è divenuto ciò che esso è , solo in quanto la
sua struttura concettuale portante è costituita dallo spazio originariamente
aperto dalla «Filosofia Greca» .
In che consiste , dunque , questo spazio
originario? Consiste nel significato che la «Filosofia
Greca» attribuisce a ciò che noi chiamiamo «cosa» («una cosa») ; nel modo ,
possiamo dire , in cui i Greci pensano L’ «esser-cosa» delle cose .
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