sabato 18 gennaio 2014

IL «DOMINIO» DELLA TECNICA (CAP. 2)


Ciò che e' veramente inquietante , scrive Heidegger , non e' che il mondo si trasformi in un completo dominio della Tecnica. Di gran lunga più inquietante e' che l' uomo non e' affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo. Per prepararlo si deve innanzitutto renderlo consapevole di quel dominio. 
Si ritiene che la progressiva dominazione della Tecnica produca i cambiamenti culturali e innanzitutto filosofici che abbiamo tutti sotto gli occhi, e non si vede che e' invece il pensiero filosofico degli ultimi due secoli ad avere aperto lo spazio in cui la Tecnica può esercitare senza limiti il suo dominio ed effettuare anche quell' aumento quantitativo , perché la Filosofia va mostrando da due secoli che non può esistere alcuna Realtà Eterna, e' per questo motivo che tutto diventa dominabile dalla Tecnica; non e' perché la Tecnica assume tutto come dominabile che la Filosofia del nostro tempo giunge alla negazione di ogni Eterno e di ogni Verità Definitiva. 
E’ indubbio che la Tecnica sta a sua volta determinando grandiose trasformazioni, ma queste ultime sono qualcosa di diverso dalle trasformazioni del pensiero filosofico che hanno reso possibile il Dominio della Tecnica. Certo, anche ogni forma storica della Filosofia e' una forma di Tecnica , il primo grande rimedio contro il Nulla (quel Nulla che e' stato evocato per la prima volta dalla Filosofia stessa); ma e' quella forma che ha reso possibile la Tecnica del nostro tempo, cioè il nuovo rimedio con cui l' uomo tenta oggi di salvarsi dal Nulla.
Il Capitalismo è una grande Filosofia , che gestisce in modo dominante la disponibilità delle cose a essere manomesse, modificate, prodotte, distrutte. Con la negazione del passato dell' Occidente, il pensiero filosofico ha aperto la strada alla Tecnica. La strada destinata a togliere il terreno sotto i piedi anche a forme di persistenza del passato come quelle, dell' integralismo americano o dell' integralismo islamico. 
La Tecnica è ormai la forma suprema di dominio delle cose. È il modo in cui oggi può esistere Dio. Come il Capitalismo, nemmeno la Tecnica è una forza neutrale. Coloro che la usano ne sono determinati. In qualche modo, la Tecnica è il «cavallo di Troia» che entra in tutte le forme di cultura che intendono servirsene come di un semplice strumento. 
Esiste una situazione conflittuale fra le grandi forze del passato , Capitalismo, Cristianesimo, Democrazia , che sono uscite vincenti dallo scontro con il Socialismo reale. Un' alleanza tra Democrazia e Capitalismo è un equivoco. La Democrazia, avendo altri valori, intende stabilire dei limiti al progetto capitalistico di assumere come scopo ultimo della società l' incremento indefinito del Profitto (Vedi Pubbl. Giugno/Luglio 2013). Così come non esiste alleanza tra Cristianesimo e Capitalismo. La Chiesa dice: «Il Capitalismo è più efficace dell' economia pianificata; però lo scopo ultimo della produzione di ricchezza non è l' incremento del Profitto bensì il Bene Comune»(Vedi Pubbl. Agosto 2013). Ora, gli antagonisti si combattono con la Potenza a disposizione, e oggi la forma suprema di Potenza è quella guidata dalla Scienza Moderna e si chiama Tecnica. 
La Tecnica è lo strumento con cui le grandi forze dominanti nel mondo intendono combattersi. Le aspirazioni degli intellettuali non determinano il corso storico , non lo determinano nemmeno le iniziative degli uomini pratici. La storia contiene e determina ogni iniziativa. «Non si tratta infatti di dire ai popoli quello che devono fare, ma innanzitutto di capire quello che i popoli stanno facendo, e quello che vogliono».


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