Ciò che e' veramente inquietante , scrive Heidegger , non e' che il mondo si trasformi in un completo
dominio della Tecnica. Di gran lunga più inquietante e' che l' uomo non e'
affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo. Per prepararlo si deve
innanzitutto renderlo consapevole di quel dominio.
Si ritiene che la progressiva dominazione della Tecnica
produca i cambiamenti culturali e innanzitutto filosofici che abbiamo tutti
sotto gli occhi, e non si vede che e' invece il pensiero filosofico degli
ultimi due secoli ad avere aperto lo spazio in cui la Tecnica può esercitare
senza limiti il suo dominio ed effettuare anche quell' aumento quantitativo ,
perché la Filosofia va mostrando da due secoli che non può esistere alcuna
Realtà Eterna, e' per questo motivo che tutto diventa dominabile dalla Tecnica;
non e' perché la Tecnica assume tutto come dominabile che la Filosofia del
nostro tempo giunge alla negazione di ogni Eterno e di ogni Verità Definitiva.
E’ indubbio che la Tecnica sta a
sua volta determinando grandiose trasformazioni, ma queste ultime sono qualcosa
di diverso dalle trasformazioni del pensiero filosofico che hanno reso
possibile il Dominio della Tecnica. Certo, anche ogni forma storica della Filosofia
e' una forma di Tecnica , il primo grande rimedio contro il Nulla (quel Nulla
che e' stato evocato per la prima volta dalla Filosofia stessa); ma e' quella
forma che ha reso possibile la Tecnica del nostro tempo, cioè il nuovo rimedio
con cui l' uomo tenta oggi di salvarsi dal Nulla.
Il Capitalismo è una grande Filosofia , che gestisce in
modo dominante la disponibilità delle cose a essere manomesse, modificate,
prodotte, distrutte. Con la negazione del passato dell' Occidente, il pensiero
filosofico ha aperto la strada alla Tecnica. La strada destinata a togliere il
terreno sotto i piedi anche a forme di persistenza del passato come quelle,
dell' integralismo americano o dell' integralismo islamico.
La Tecnica è ormai la forma
suprema di dominio delle cose. È il modo in cui oggi può esistere Dio. Come il
Capitalismo, nemmeno la Tecnica è una forza neutrale. Coloro che la usano ne
sono determinati. In qualche modo, la Tecnica è il «cavallo di Troia» che entra
in tutte le forme di cultura che intendono servirsene come di un semplice
strumento.
Esiste una situazione
conflittuale fra le grandi forze del passato , Capitalismo,
Cristianesimo, Democrazia , che sono uscite vincenti dallo scontro con il
Socialismo reale. Un' alleanza tra Democrazia e Capitalismo è un equivoco. La
Democrazia, avendo altri valori, intende stabilire dei limiti al progetto
capitalistico di assumere come scopo ultimo della società l' incremento
indefinito del Profitto (Vedi Pubbl. Giugno/Luglio
2013). Così come non esiste alleanza tra
Cristianesimo e Capitalismo. La Chiesa dice: «Il Capitalismo è più efficace
dell' economia pianificata; però lo scopo ultimo della produzione di ricchezza
non è l' incremento del Profitto bensì il Bene Comune»(Vedi Pubbl. Agosto 2013). Ora, gli antagonisti si combattono con la Potenza a
disposizione, e oggi la forma suprema di Potenza è quella guidata dalla Scienza
Moderna e si chiama Tecnica.
La
Tecnica è lo strumento con cui le grandi forze dominanti nel mondo
intendono combattersi. Le aspirazioni degli intellettuali non determinano il
corso storico , non lo determinano nemmeno le iniziative degli uomini pratici.
La storia contiene e determina ogni iniziativa. «Non si tratta infatti di dire
ai popoli quello che devono fare, ma innanzitutto di capire quello che i popoli
stanno facendo, e quello che vogliono».
Nessun commento:
Posta un commento