I politici sono ovunque oggetto di
critiche e di insofferenza. Cresce la convinzione che i problemi della Politica
debbano essere affrontati in modo nuovo, con mentalità' industriale e aziendale,
con i criteri della Scienza e della Tecnica. Si stenta a comprendere le ragioni
più profonde della Crisi della Politica , che non riguarda semplicemente la
Cattiva Politica, ma la Politica come e' stata intesa dall' intera tradizione
culturale dell' Occidente. Anche se può dare fastidio a qualcuno, la Politica,
come molte altre cose ancora, e' generata dalla Filosofia e ne ha conservato i
caratteri essenziali. Ma la Filosofia che genera la Politica e che si esprime
lungo l' intera tradizione Filosofica fino alla prima metà dell' 800 sta tramontando,
e trascina con sé anche la forma di Politica che da essa discende. La Politica
e' in crisi non solo in Italia, ma investe l' Intero Pianeta. La Filosofia e'
infatti il terreno in cui e' cresciuta la civiltà che oggi domina la Terra.
Che
la Filosofia abbia generato la Politica non significa che prima non ci fossero
stati i governi e i governati, ma .... che con la Filosofia compare una Volontà di Verità
che prima era assente e che avvolgendo la vita sociale da' luogo a ciò che
ancora oggi chiamiamo "Politica". Compare cioè la Volontà che l'
intera vita dell' uomo, quindi anche e innanzitutto la vita nello Stato, sia
guidata dalla Verità, da un sapere che non può essere smentito e che quindi
deve in qualche modo spingersi fino agli estremi confini della Realtà ,
avvolgendola , inglobandola tutta in sé . La storia dell' Europa e' guidata da
questo intento.
Anche le grandi forze del mondo contemporaneo , Sia pure in
modi molto diversi, il Totalitarismo di destra, il Socialismo reale, il
Cattolicesimo, la Democrazia e lo stesso Capitalismo richiedono una forma di
politica che affonda le proprie radici nel terreno della Filosofia e che e' del
tutto inconcepibile senza di esso. Per le prime tre di quelle forze la cosa e'
evidente. Meno, per la Democrazia e soprattutto per il Capitalismo: nella
misura in cui essi vengono ridotti a Tecnica, a semplici strumenti per la
realizzazione di scopi politici o economici.
Riducendo il Capitalismo a Tecnica,
si e' appunto indotti a ritenere che i criteri e le procedure dell' attività
capitalistica debbano ormai sostituire le pratiche della Politica. Ma chi
riduce il Capitalismo a Tecnica (e questo errore non e' compiuto soltanto dalla
Chiesa cattolica) intende poi la Tecnica come indifferente agli scopi che con
essa si vogliono realizzare. E qui il conto non torna più , perché il Capitalismo
e' tutt' altro che indifferente agli scopi, cioè Non ammette che il proprio
scopo possa essere qualcosa di diverso dal Profitto Privato. Il che implica una
concezione della Proprietà e dell' Individuo che risale alla filosofia dell'
Illuminismo e, se ci si vuole avvalere di Max Weber, alla matrice filosofica in
cui cresce l' "Etica Protestante" e, in relazione a essa, lo
"Spirito del Capitalismo".
Anche la Democrazia, come semplice strumento
che favorisce la libertà e non si impegna
nella Verità delle scelte politiche, non e' congruente alla tradizione
filosofica. Ma il modo in cui vien da essa inteso il soggetto delle scelte, l'
individuo umano, risale a sua volta all' Illuminismo e alla concezione filosofica
tradizionale dell' uomo , che questa volta converge verso quella cattolica,
contraria com' e' a ogni forma di ingegneria che alteri la configurazione dell'
individuo, di cui la persona di Cristo e' il modello immodificabile.
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