Oggi mettiamo in luce un altro dono dello “Spirito Santo”, il
dono della «Scienza». Quando si parla di «Scienza», il
pensiero va immediatamente alla capacità dell’uomo di conoscere sempre meglio
la realtà che lo circonda e di scoprire le leggi che regolano la natura e
l’universo. La «Scienza» che viene dallo “Spirito Santo”,
però, non si limita alla conoscenza umana: è un dono speciale, che ci porta a
cogliere, attraverso il creato, la grandezza e l’amore di Dio e la sua
relazione profonda con ogni creatura.
Quando i
nostri occhi sono illuminati dallo “Spirito”, si aprono alla contemplazione di
Dio, nella bellezza della natura e nella grandiosità del cosmo, e ci portano a
scoprire come ogni cosa ci parla di Lui e del suo amore. Tutto questo suscita
in noi grande stupore e un profondo senso di gratitudine! È la sensazione che
proviamo anche quando ammiriamo un’opera d’arte o qualsiasi meraviglia che sia
frutto dell’ingegno e della creatività dell’uomo: di fronte a tutto questo, lo “Spirito”
ci porta a lodare il Signore dal profondo del nostro cuore e a riconoscere, in
tutto ciò che abbiamo e siamo, un dono inestimabile di Dio e un segno del suo
infinito amore per noi.
Nel primo capitolo della Genesi, proprio all’inizio di tutta la Bibbia, si mette in
evidenza che Dio si compiace della sua creazione, sottolineando ripetutamente
la bellezza e la bontà di ogni cosa. Al termine di ogni giornata, è scritto: «Dio vide
che era cosa buona» (1,12.18.21.25): se Dio vede che il creato è una cosa
buona, è una cosa bella, anche noi dobbiamo assumere questo atteggiamento e
vedere che il creato è cosa buona e bella. Ecco il dono della «Scienza» che ci
fa vedere questa bellezza, pertanto lodiamo Dio, ringraziamolo per averci dato
tanta bellezza. E quando Dio finì di creare l’uomo non disse «vide che
era cosa buona», ma disse che era «molto buona» (v. 31). Agli occhi
di Dio noi siamo la cosa più bella, più grande, più buona della creazione:
anche gli angeli sono sotto di noi, noi siamo più degli angeli, come abbiamo
sentito nel libro dei Salmi.
Il
Signore ci vuole bene! Dobbiamo ringraziarlo per questo. Il dono della
«Scienza» ci pone in profonda sintonia con il Creatore e ci fa
partecipare alla limpidezza del suo sguardo e del suo giudizio. Ed è in questa
prospettiva che riusciamo a cogliere nell’uomo e nella donna il vertice della
creazione, come compimento di un disegno d’amore che è impresso in ognuno di
noi e che ci fa riconoscere come fratelli e sorelle.
Tutto questo è motivo di serenità e di pace e fa del cristiano un
testimone gioioso di Dio, sulla scia di san Francesco d’Assisi e di tanti santi
che hanno saputo lodare e cantare il suo amore attraverso la contemplazione del
creato. Allo stesso tempo, però, il dono della «Scienza» ci
aiuta a non cadere in alcuni atteggiamenti eccessivi o sbagliati. Il primo
è costituito dal rischio di considerarci padroni del creato. Il creato non è
una proprietà, di cui possiamo spadroneggiare a nostro piacimento; né, tanto
meno, è una proprietà solo di alcuni, di pochi: il creato è un dono, è un dono
meraviglioso che Dio ci ha dato, perché ne abbiamo cura e lo utilizziamo a
beneficio di tutti, sempre con grande rispetto e gratitudine. Il secondo
atteggiamento sbagliato è rappresentato dalla tentazione di fermarci alle
creature, come se queste possano offrire la risposta a tutte le nostre attese.
Con il dono della «Scienza», lo “Spirito” ci aiuta a non cadere
in questo sbaglio.
Ma
ritorniamo sulla prima via
sbagliata: spadroneggiare sul creato invece di custodirlo. Dobbiamo custodire
il creato poiché è un dono che il Signore ci ha dato, è il regalo di Dio a noi;
noi siamo custodi del creato. (vedi post Luglio 2015 - L'uomo custode della natura) Quando noi sfruttiamo il creato, distruggiamo il segno
dell’amore di Dio. Distruggere il creato è dire a Dio: “non mi
piace”. E questo non è buono: ecco il "peccato".
La custodia del creato è proprio la custodia del dono di Dio ed è dire a
Dio: “grazie, io sono il custode del creato ma per
farlo progredire, mai per distruggere il tuo dono”.
Questo deve essere il nostro atteggiamento nei confronti del creato: custodirlo
perché se noi distruggiamo il creato, il creato ci distruggerà! Non
dimentichiamo questo. Questo deve farci pensare e deve farci chiedere allo “Spirito
Santo” il dono della «Scienza» per capire bene che il creato è il
più bel regalo di Dio. Egli ha fatto tante cose buone per la cosa più buona che
è la persona umana.
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