Ogni decisione autentica , che prende corpo nell'azione dell'uomo , deve
avere alla propria base un «Sapere», ossia un
insieme determinato di convinzioni, al cui centro sta lo «Scopo» che si intende realizzare. E, questo, non solo il
punto di vista di Heidegger e di Schelling, ma e' anche il modo in cui viene
generalmente pensato il rapporto tra la «Coscienza» (il Sapere) e la «Volontà»
(la Decisione). Proprio perché sta alla base e illumina le decisioni e l'agire
dell' uomo, il «Sapere» non e' il decidere e l'agire. Sono profondamente uniti,
ma si distinguono. Il «Sapere» mostra (illumina) lo «Scopo» da realizzare, la
decisione e l'agire sono la forza che lo realizza.
Anche per il Cristianesimo le cose stanno in questi termini.
L' apostolo Paolo dice: «Se avessi il dono
della Profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la Scienza, e se avessi
tutta la Fede, sì da trasportare le montagne, e poi mancassi di Amore, non
sarei nulla (1 Corinzi 13)». Tutto ciò che l' Apostolo
nomina e che non e' l'Amore, e' appunto il «Sapere». Il «Sapere» deve unirsi
all'agire in cui consiste l'Amore e la Buona Volontà.
Eppure Gesù conferisce alla «Fede» un peso che Paolo sembra
sottovalutare e che conduce a concepire in modo del tutto diverso il rapporto
tra il «Sapere» e l' «Agire». Maledetto da Gesù , il fico senza frutti e'
seccato. E Gesù : «In verità vi dico che
se qualcuno dirà a questa montagna: Togliti di là e gettati nel mare, e non
avrà alcun dubbio nel suo cuore, ma crederà che quello che egli dice s' abbia a
compiere, questo si compirà (Marco
11,20 e seguenti)». Se si ha «Fede» che qualcosa abbia ad accadere, essa accadrà
. Purché la «Fede» sia pura, non indebolita da alcun dubbio.
Questo discorso di Gesù non dice dunque che la «Fede» sta alla
Base e illumina la Forza che muove le montagne. Dice che proprio la «Fede» e'
questa Forza. E la «Fede» senza dubbi e' la convinzione che la montagna si
smuoverà e si getterà nel mare; ossia e' una forma di «Sapere». Per Gesù , l'imperativo
, Togliti di là e gettati nel mare , si risolve in un indicativo, cioè nella «Fede»,
nella convinzione che la montagna si getterà o sta per gettarsi nel mare
(indicativo futuro). L' Imperativo, il Comando, la Preghiera, la Volontà , la Decisione
sono la maschera, al di sotto della quale non c' e' che la pura convinzione che
qualcosa accadrà o sta per accadere nel mondo. Oltre alla forza costituita da
questa convinzione, nell'uomo non esiste dunque per Gesù alcun'altra forza mediante
la quale l'uomo faccia accadere le cose e gli eventi.
Gesù aggiunge: «Perciò io vi dico:
Tutte le cose che domanderete nella Preghiera abbiate Fede di riceverle, ed
esse verranno ad esistere per voi».
Anche qui, la domanda che e' presente nella preghiera , la «Volontà» che vi si
esprime , e' solo l' aspetto esterno della «Fede» di ricevere le cose richieste;
e' solo la maschera della convinzione che esse ci verranno date. Ma la
preghiera si rivolge a Dio. Quindi, al di sotto della sua forma esterna, essa e'
la convinzione che Dio donerà ciò che l'uomo desidera. Anche per Gesù ,
infatti, una «Volontà» che voglia ottenere indipendentemente da Dio e' destinata
al fallimento. Dunque ogni «Volontà» deve essere una «Preghiera» rivolta a Dio.
Quindi deve essere la
convinzione che Dio concederà quel che gli si chiede. Che non potrà mai essere
in contrasto con la «Volontà» di Dio. La «Volontà» di Dio e' fatta: questo e'
appunto ciò di cui e' innanzitutto convinto chi «Prega» autenticamente. E la pura
convinzione che accadano certi eventi , e propriamente che Dio li faccia
accadere, quando si ritiene che siano compatibili con la sua «Volontà» , e' l'unica
condizione perché essi accadano. Anche quando perdona le offese, Ama i propri
nemici, miete il grano e attinge l' acqua, la «Volontà» che ha Fede e'
essenzialmente e unicamente la convinzione che Dio concede all'uomo certi
eventi: il Perdono, l' Amore, il Grano, l' Acqua. Se l'uomo e' convinto che
tali eventi gli accadano (ed e' più difficile perdonare e amare che smuovere le
montagne), essi accadranno. Un Paradosso, si dirà : tutt' al più un' iperbole,
una metafora. Come e' possibile che le montagne si smuovano, solo perché l'uomo
e' convinto che si smuoveranno? Eppure questo discorso di Gesù non può essere
liquidato così alla svelta. Anzi esso indica ciò che accade in ogni azione e in
ogni decisione che credono di saper realizzare ciò che esse vogliono.
La cosiddetta «Forza della Volontà»
e' appunto, una maschera, al di sotto della quale non c' e' che la «Fede», cioè
la convinzione che qualcosa abbia ad accadere. L' uomo non produce (ma nemmeno
un Dio può produrre): Prevede , con gli occhi della «Fede». Per chi, come Gesù ,
crede in Dio, la sua «Volontà» e' , propriamente, la «Fede» che, a far accadere le
cose, sia la forza di Dio. Per gli altri, la loro «Volontà» e' , propriamente,
la «Fede» di possedere la forza che le fa accadere. Certamente, tale «Fede», come
ogni «Fede», non ha «Verità» . Ma, quando essa accade (ad esempio quando accade la
convinzione che il grano sarà mietuto e l' acqua attinta) essa e' seguita a
volte da eventi, nei quali si crede di aver ottenuto quanto ci si era proposti
di realizzare. Ci si illude di aver trasformato l'Essere delle cose; e su
questa illusione e' fondato tutto ciò che viene chiamato «Potenza», «Successo»,
«Vittoria», «Dominio del Mondo».
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