Per Francesco Alberoni l'innamoramento è un
processo della stessa natura della conversione religiosa o politica. Noi ci
innamoriamo quando siamo pronti a mutare, quando i tentativi di salvare le
nostre relazioni amorose precedenti sono falliti. Allora avviene in noi un
rapido processo di ristrutturazione chiamato «stato nascente». La precedente
relazione va in pezzi e noi ricostruiamo il nostro mondo e il nostro futuro
facendo perno sulla persona amata. Nello «stato nascente» l'individuo diventa
capace di fondersi con un altra persona e creare una nuova collettività ad
altissima solidarietà. Di qui la celebre definizione: l'«innamoramento è lo stato nascente di un movimento collettivo formato da due sole persone».
L'amore è sempre rivelazione sempre rischio. Per
sapere se è veramente innamorato, il soggetto si sottopone a delle prove (prove
di verità) e, per sapere se è ricambiato, sottopone la propria amata alle prove
di reciprocità. Questo delicato processo può portare a equivoci e anche alla
catastrofe dell'amore nascente.
Nell'innamoramento la persona amata viene
trasfigurata perché ciascuno diventa il capo carismatico dell'altro. Il
processo di fusione, però, è sempre bilanciato dal desiderio di affermare se
stesso. Questo conflitto da al processo amoroso un carattere drammatico e
passionale. Se i due innamorati non riescono a creare un progetto o quando
perché i loro progetti individuali sono troppo diversi e incompatibili, il
processo amoroso può naufragare. La “fenomenologia” dell'innamoramento è la
stessa nei giovani e negli adulti, nei maschi e nelle femmine, negli
omosessuali e negli eterosessuali perché la struttura dello «stato nascente»
non cambia.
Noi tendiamo ad innamorarci quando siamo pronti a
cambiare. Perché siamo mutati interiormente, perché è cambiato il mondo attorno
a noi, perché non riusciamo più realizzare i nostri desideri o ad esprimere le
nostre potenzialità. Allora cerchiamo qualcuno che ci indichi la strada e ci
faccia assaporare un nuovo modo di essere. Possiamo perciò innamorarci a
qualsiasi età, ma soprattutto nelle svolte della nostra
vita. Quando passiamo delle scuole elementari alle medie, poi alle
superiori, all’università, o quando cambiamo lavoro, o a quarant’anni quando
inizia la maturità o a sessanta, o a settanta quando inizia la vecchiaia.
Oppure quando la vecchia relazione si è consumata, o il mondo è cambiato e noi
cerchiamo un nuovo accordo con esso.
Ci innamoriamo della persona che, nel
particolarissimo periodo in cui siamo predisposti ad innamorarci, col suo
comportamento, con i suoi sentimenti, con i suoi valori, con la vita che ha
vissuto, con i suoi sogni, con il suo slancio, ci fa sentire che, uniti a lei,
possiamo realizzare le nostre potenzialità, soddisfare i desideri maturati
dentro di noi. Allora proviamo una attrazione irresistibile e il bisogno di
fonderci spiritualmente e fisicamente con lei.
La cotta è quando noi, colpiti da alcune delle caratteristiche,
abbiamo l’impressione di cogliere la figura intera ma non è vero. Fuor di
metafora abbiamo l’impressione di aver trovato una persone meravigliosa,
straordinaria, unica. Ma dopo un po’ di tempo, ci accorgiamo di aver sbagliato
e riprendiamo la ricerca.
Due persone che si desiderano “sessualmente” hanno fame l’una
dell’altra, fame dei loro corpi. E, facendo all’amore, si saziano. Poi si
dimenticano abbandonandosi al sonno. Le persone “innamorate” invece hanno una «duplice
fame». Fame dei loro “corpi” e fame della loro “anima”. Fanno all’amore, godono
dei loro corpi ma vogliono anche fondere le proprie vite, le proprie
esperienze, il proprio passato. E la loro fame non si
sazia. Risvegliati dal sonno si desiderano nuovamente, lontani si
cercano. Il sesso, placato il desiderio, cerca il distacco, l’amore la
vicinanza. L’unico vero profondo regalo che potete fare a due innamorati è
farli stare sempre insieme, perché possano cercarsi e ritrovarsi, e godersi
infinite volte. Il sesso è un bacio isolato, l’amore una danza vorticosa, una
giostra che li trascina.
La Fedeltà non è un dovere ma rende l’amore completo.
Un tempo valeva la doppia morale, l'uomo pretendeva la «fedeltà» ma lui non era
tenuto ad essere fedele. Oggi maschi e femmine sono sullo stesso piano. Molti credono che
sentimenti come l'«esclusività, la fedeltà e la gelosia» appartengano al
passato, rappresentino una debolezza di cui nel mondo moderno si deve fare a
meno. Per cui, anche se ami e sei riamato, ogni tanto puoi fare sesso con un
altro e non succede niente, il vostro amore, la vostra relazione non ne viene
alterata.
Ma non è vero. Quando non c'è un amore puoi fare come vuoi, ma
se sei innamorato devi stare attento perché l'amore è come un’opera d'arte,
come una sinfonia in cui non puoi mettere dentro degli altri suoni a casaccio
senza deformarla e distruggerla. E' poi un errore considerare la «fedeltà» solo
un dovere.
Nel grande amore essa non nasce dal “dovere” ma dal
“piacere”. Nella passione
amorosa la fedeltà viene desiderata perché rende l'amore completo. Chi si
lascia tentare non potrà più ritrovare la totalità perduta perché una parte
della sua anima sarà sempre lontana. E vorrei concludere dicendo che non è
nemmeno vero che il “piacere” massimo si ottiene cambiando continuamente
partner. E’ una vecchia concezione maschilista di cui oggi si sono convinte
anche numerose donne. Ma è falsa. Per raggiungere la pienezza del “piacere”
occorre tempo, devi conoscere a fondo la persona che ami, accettare di amarla
senza paura, senza orgoglio, senza tabù, senza mentire e cercare l'intimità
totale, il piacere totale, l'abbandono totale.
Con
Fare l’amore indichiamo il rapporto fra un uomo e una donna che si amano
in modo totale, esclusivo, un amore ad un tempo erotico e spirituale che cresce
nel tempo. Un amore in cui i due fondono i loro corpi e le loro anime e creano
una terza entità che non esisteva prima, la coppia innamorata, che crea un
incantesimo, una bolla, in cui nessuno può entrare senza contaminarla e
distruggerla. il
grande amore erotico è, nella sua essenza, al contrario del fare sesso, esclusivamente
personale e fedele. Vuole la «Fedeltà» e gode della «Fedeltà» perché questa lo
concentra solo sull’amato di cui scopre l’infinita ricchezza e l’infinita
bellezza e un piacere sessuale sempre nuovo, in una stupefacente continua
rivelazione.
Fare
sesso, invece, può essere un atto volontario senza nessun coinvolgimento emotivo, senza
bisogno di conoscere la vita dell’altro, senza partecipare delle sue emozioni,
dei suoi sogni. Un uomo guarda una donna, una donna guarda un uomo, si
piacciono fisicamente, vanno a cena insieme e poi, dopo qualche tempo, si
rotolano nudi nel letto, si baciano, si penetrano, sembra che non possano più
fare a meno l’uno dell’altra, gridano di piacere, poi si addormentano beati.
L'amore è il risvolto emozionale interiore della nascita
di una nuova collettività e di un nuovo me stesso. E la persona amata è il
perno, l'asse attorno a cui avviene questa ricostruzione. È l'esperienza del
fondermi con lei formando una nuova entità che mi riplasma, mi ricrea e ricrea
il mondo in cui vivo. È l'esperienza di scoprirmi parte di un nuovo mondo, di
un nuovo cielo ed una nuova terra. E la persona amata è la porta per accedere a
tutto questo.
L'amore come emozione d'amore, come slancio, languore,
desiderio, spasimo, sogno, è quindi l'energia creativa nel suo manifestarsi.
Dell'energia creativa che, attraversandomi, mi usa come sostanza per edificare
un nuovo mondo e un nuovo me stesso. Noi perciò amiamo ciò che ci sta
creando e che stiamo creando. Di cui siamo ad un tempo figli e genitori. Questo
nell'innamoramento.
L'amore è perciò sempre brivido dell'assoluto nel
contingente, qualcosa di misterioso, meraviglioso e divino. E, quando è ricambiato, è dono, grazia che chiede lode e riconoscenza.
Il libro, in contrasto con le
vedute della “psicoanalisi”, non considera l'innamoramento una regressione.
Anzi lo fa nascere dallo slancio verso il «futuro», verso il «cambiamento» e lo
considera fondamentale per la formazione della coppia amorosa. Scritto con un
linguaggio rigoroso ma poetico, è un opera fondamentale per gli studiosi ed una
lettura cara agli innamorati.
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