sabato 4 novembre 2017

CONOSCENZA


Esiste un solo bene, la «conoscenza», e un solo male, l'«ignoranza». La conoscenza conduce all"unità, come l'ignoranza conduce alla diversità. Due aforismi, oggi, per un unico tema, la «conoscenza». Partiamo dalla prima frase: «Esiste un solo bene, la conoscenza» è la voce di Socrate così come ce la tramanda lo scrittore greco del III sec. a.C. Diogene Laerzio nelle sue Vite dei filosofi. Bisogna, però, intenderci: il "conoscere" a cui rimanda Socrate non è un semplice sapere ma è la «sapienza», il «riflettere», il «giudicare». E non c"è bisogno di dire quanto questa «realtà»  sia carente ai nostri giorni nei quali impera la superficialità, la battuta, l"imbonimento televisivo. 
È su questa considerazione di base che possiamo appoggiare la seconda citazione, desunta dall"Insegnamento di un personaggio della spiritualità indiana, Shri Ramakrishna (1836-1886), attento anche alla religiosità cristiana e musulmana, con qualche rischio di sincretismo: «Esiste un solo male, l'ignoranza». Egli, comunque, ha ragione: la violenza del fondamentalismo si nutre di ignoranza, come lo è la reazione becera di certi europei all'altro, al diverso, allo straniero. L'ignoranza crea paure anche dove c'è normalità; isola, condanna tutto ciò che è esterno al proprio perimetro. La «conoscenza» autentica, invece, scopre i valori comuni e riesce a far convivere in armonia le differenze, come accade in un contrappunto musicale. Perciò, bisogna istruire gli altri e istruire noi stessi, non con un'informazione banale ma con una formazione seria. 
E questa sarà non l'unica ma una sicura via di pace. 

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