Anche quando la Scienza smentisce i contenuti della
manifestazione del mondo , come ad esempio con la teoria copernicana che
smentisce il moto apparente del sole , la Scienza deve presupporre tale
manifestazione, ossia deve riconoscerne la ineliminabile esistenza e procedere
sempre in relazione ad essa. Ma per motivi che restano per lo più celati alla
coscienza che il nostro tempo ha di se stesso, il tramonto della concezione
tradizionale della Verità è inevitabile. È quindi inevitabile anche il tramonto
del senso tradizionale della causalità. Ne viene che, anche all' interno del
sapere scientifico, il rapporto causale non può essere altro, ormai, che una
regolarità empirica, una legge statistico-probabilistica.
Capitalismo e
Democrazia si trovano su un piano inclinato lungo il quale stanno scivolando
insieme alle altre grandi forze della civiltà occidentale , più o meno
velocemente, con accelerazioni e rallentamenti, e anche con risalite
provvisorie e visibili, e comunque urtandosi e in conflitto tra loro. Lungo l'
inclinazione di questo piano il Comunismo è già arrivato in fondo, ossia è
tramontato, e già prima di esso erano tramontate le forme assolutistiche dello
Stato. Vanno verso il fondo anche le religioni, sebbene questo sia per loro un
tempo di risalita , tuttavia incapace di impedire il crescente abbandono, da parte
dei popoli ricchi, della Morale e in generale dei costumi della tradizione.
Ciò
che determina l' inclinazione di quel piano è la Tecnica in quanto unita all'
essenza vincente e nascosta della Filosofia del nostro tempo. Accade così che
il Capitalismo, che assume la Tecnica come mezzo, divenga esso il mezzo per
realizzare lo scopo che è proprio della Tecnica : l' aumento indefinito della
Potenza. Ora, le forme della criminalità internazionale (ad esempio la Mafia)
sono possibili solo all' interno dell' economia capitalistica, ma insieme la
indeboliscono. Quindi la Tecnica, diventando scopo del Capitalismo (e della
Democrazia eccetera), tende a distruggere ciò che, come la Mafia, indebolisce
la potenza del mezzo. Lo stesso discorso si può fare per le degenerazioni della
Democrazia. In questo senso, all' interno della storia dell' Occidente, la
Tecnica autenticamente intesa non è qualcosa di temibile, ma di auspicabile.
L' attuale crisi Economica, per quanto
grave ed estesa, si produce dunque all' interno di un ben più ampio e decisivo
contesto. Durante una crisi come quella che stiamo vivendo si rafforza il fastidio
per tutte le forme di cultura che non aiutano a risolvere problemi economici o
politici ben precisi. Accreditate a dire in che mondo ci troviamo sono oggi
soprattutto le discipline scientifiche. Dove i metodi e i parametri delle
scienze fisico-matematiche tendono a diventare i modelli non solo delle altre
scienze, ma anche del modo in cui si organizzano le istituzioni sociali. Non
solo, ma sono tali metodi e parametri , molto più omogenei rispetto a quelli
delle altre scienze , a stabilire la configurazione dell' apparato tecnico di
cui si servono le grandi forze che oggi, dopo la fine del Comunismo Sovietico,
intendono guidare il mondo : Capitalismo, Democrazia, Cristianità, Islam, quella
specie di simbiosi di Capitalismo e Comunismo che è venuta a formarsi in Cina.
Queste forze si servono della Tecnica ; ossia la Tecnica è ciò che più serve
per realizzare gli scopi, peraltro tra loro contrastanti, che esse intendono
realizzare.
Nella maggior parte dei
Paesi economicamente avanzati, quel che oggi serve per uscire dalla crisi
ha lo scopo di rimettere in sesto la forma capitalistica della produzione della
ricchezza (una forma che è il quadro, o il contenitore, in cui ricevono senso anche
le varie istanze di rigore, equità, crescita). La Tecnica è ciò che più serve
per perpetuare tale forma. Tuttavia si sorvola sulle implicazioni del rapporto
tra il mezzo (ciò che serve) e lo scopo (ciò che si vuole produrre), e quindi
tra la Tecnica e le forze che intendono servirsi di essa per realizzare i loro
scopi. Si sottovaluta tra l' altro la circostanza che, servendo, il mezzo si
indebolisce, si logora, si consuma; e che è inevitabile che ciò accada affinché
lo scopo viva e si mantenga sano e integro il più possibile. Appunto per
questo, quando si vuol raggiungere uno scopo, sono i mezzi logorati e consumati
a esser sostituiti: non si sostituisce lo scopo (che per il Capitalismo è un
mondo capitalista, per la Democrazia un mondo democratico e così via).
Per
perpetuare se stesso , e il discorso vale anche per tutte quelle altre forze
che oggi vogliono mettersi alla guida del mondo , il Capitalismo si serve di
una consistente frazione dell' apparato tecnico-scientifico. Ma proprio perché
se ne serve, lo regola. Quindi lo limita. Ad esempio non gli consente di
servire altri padroni e di attivare forme alternative di potenza; rinchiude la
ricerca di innovazioni all' interno di una certa area e ne stabilisce la
direzione; la concorrenza impedisce a ogni gruppo capitalistico di render noti
agli altri gruppi i propri progressi nella ricerca; non produce merci per chi
non ha denaro per comprarle, ecc. Pertanto, anche se ne sostituisce
continuamente gli operatori umani, le macchine, i meccanismi e le apparecchiature
particolari, il Capitalismo frena l' insieme di tale apparato: lo indebolisce,
ne logora le potenzialità, lo consuma. Ma indebolire e consumare l' apparato
tecnico di cui il Capitalismo si serve allo scopo di tenere in vita se stesso
significa indebolire il mezzo che deve realizzare tale scopo, significa cioè
impedire la realizzazione dello scopo (in generale , per quanto l' affermazione
possa suonare fastidiosa o capziosa , servirsi di un mezzo per raggiungere un
certo scopo significa ostacolare la realizzazione di tale scopo. Una
contraddizione, questa, che, daccapo, non riguarda soltanto il Capitalismo, ma
anche tutte quelle altre forze di cui si è detto).
Si aggiunga che la Tecnica è
oggi il mezzo più potente per realizzare scopi e quindi, se i singoli elementi
da cui esso è composto possono e debbono esser sostituiti continuamente, l'
apparato, invece, nel suo insieme, non può esser sostituito da alcun altro
mezzo che abbia la stessa potenza ed efficacia.
Ora, tutto questo va messo in
relazione all' ulteriore circostanza che il Capitalismo e ognuna di quelle
altre forze si trovano tra di loro in conflitto. In questa situazione, lo scopo
di ognuna di esse viene a essere costituito non solo da ciò che la definisce e
la differenzia, ma anche dalla salvaguardia e dal potenziamento del mezzo , la
Tecnica , con cui essa intende realizzare i propri scopi specifici prevalendo
sugli scopi delle forze antagoniste. Ad esempio, l' intenzione originaria del Capitalismo
è di avere come scopo ultimo, unico e specifico l' incremento del Profitto
privato. Ma di fatto il Capitalismo è costretto a tradire le proprie
intenzioni. Infatti, se e poiché i suoi avversari , poniamo l' Economia cinese
o l' integralismo islamico , per prevalere rafforzano le loro tecniche più di
quanto il Capitalismo non rafforzi le proprie, allora o il Capitalismo lascia
che l' avversario prevalga, e quindi perisce, oppure, per non perire ed esser
lui a prevalere, deve rinunciare ad avere come scopo ultimo e unico l'
incremento del Profitto, ossia deve assumere come scopo ultimo anche un
potenziamento tale, dell' insieme delle proprie tecniche, che sia maggiore di
quello messo in atto dall' avversario. Ma rafforzarle in questo modo è l'
opposto di quel lasciarle logorare che è dovuto al loro essere assunte come
mezzo che ha il compito di far vivere lo scopo. Nel proprio scopo, il Capitalismo
viene cioè a dare spazio a quel potenziamento e toglie spazio al proprio scopo
specifico e originario (l' incremento del profitto privato). Sì che anche in
questo caso il Capitalismo, indebolendo il proprio scopo caratterizzante e
originario, incomincia a perire. Sia che perda sia che vinca, perisce.
Giacché ,
e questo è uno dei nodi concettuali decisivi sui quali le scienze economiche
(ma non solo esse) sorvolano , se lo scopo di un agire cambia, l' agire stesso
diventa qualcosa di diverso da ciò che era. Nel caso considerato: l' agire non
è più Capitalistico, è diventato o sta diventando qualcosa di diverso, che si
tratta di decifrare (solo i cattivi osservatori credono che sia rimasto
identico). E ognuna delle forze che oggi si propongono di guidare il mondo è
attesa dalla stessa sorte del Capitalismo: se non riescono a prevalere sul
proprio avversario tecnicamente più potente periscono; ma periscono anche se
prevalgono; giacché possono prevalere solo potenziando le proprie tecniche fino
a farle diventare la parte preponderante dei loro scopi.
Ciò significa che il
nostro è il tempo in cui è destinata a prevalere l' organizzazione
tecnico-scientifica del mondo . Nella sua essenza, il mondo in cui quelle forze
credono di vivere è già morto. L'
attuale crisi Economica , si dice , è dovuta alla separazione tra
Capitalismo Industriale e quello Finanziario ; la crisi può essere superata
liberando la Morale (soprattutto Cristiana) o la Politica dalla loro soggezione
all' Economia ; può essere superata ritornando a Marx e voltando le spalle all' Economia di Mercato. Karl Marx (1818 - 1883) è stato il
filosofo tedesco che ha descritto in chiave materialista lo sviluppo della
società umana. Teorico del socialismo scientifico, della critica al Capitalismo
e della concezione materialistica della storia, a lui si deve la nascita dell'
idea di lotta di classe come movimento attraverso il quale la classe operaia
può affrancarsi dalla sua condizione di sudditanza .
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