giovedì 14 marzo 2013

PERCHE' L' UOMO E' UN ASSASSINO


Quello che più colpisce chi studia il mondo animale e le convenzioni che ne regolano la vita di società sono , più che le analogie, le differenze di comportamento rispetto all'uomo. 
L'interrogativo che sorge spontaneo è : Perché l' Uomo Uccide il proprio simile?
L'Uomo ha creato addirittura principi Etici e Religiosi per rinforzare l' istintiva tendenza a non uccidere.
Perché non rispetta le convenzioni?
Perché non risparmia l'avversario che si arrende?

La storia dell'Uomo è una storia di violenza. C'è chi ha fatto il conto delle malefatte umane : dal 1496 a.c. al 1861 d.c. si sono avuti 227 anni di pace e 3357 anni di guerra, in ragione di 13 anni di guerra per ogni anno di pace. Nei 3 ultimi secoli sono state combattute in Europa ben 286 guerre.
Dall'anno 1560 a.c. all'anno 1860 d.c. furono conclusi più di 8000 Trattati di Pace, destinati a durare per sempre.
La loro durata media di validità fu di 2 anni. E' stato anche calcolato che negli ultimi 100 anni ben 59 milioni di uomini sono stati uccisi in Guerre o Conflitti.

Queste cifre non tengono evidentemente conto della Qualità della Violenza, che è andata sempre più raffinandosi: dai Forni Crematori Nazisti alle Bombe Atomiche sul Giappone, la Violenza organizzata si è perfezionata adeguandosi ai progressi della Tecnologia.

Ma anche la Violenza non Istituzionalizzata ha fatto passi da gigante. Soprattutto nelle grandi città, assistiamo giornalmente a scoppi di ferocia assurda e indiscriminata. I freni inibitori istintivi non funzionano più. Si Massacrano senza batter ciglio Donne e Bambini. Cos'è accaduto all'Uomo?
Perché e in quale momento si è staccato in tale misura dagli altri animali, da infrangere le convenzioni che regolano l'Esistenza allo stato di Natura?

In effetti tra L' HOMO SAPIENS e L' UOMO DELLA PIETRA non c'è stato un salto di qualità: il comportamento di entrambi è condizionato dall'«Istinto» e questo «istinto» imprime, all'agire dell'uomo, una spinta Irriflessiva e Violenta.
Soltanto l'Uomo è infatti in grado di Evolversi Intellettualmente mediante modificazioni che non hanno niente a che fare con i mutamenti genetici, e tali capacità cominciano col "Pensiero" e si sviluppano con l'«Astrazione» e la «Riflessione»: il Pensiero Concettuale crea per l'Uomo una "Libertà" che nessun animale possiede, ma questa è una differenza catastrofica poiché ne risulta che gli animali non possono fare ciò che non devono, mentre l'Uomo può fare tante cose che non deve.








  

Nessun commento:

Posta un commento